PETIZIONE "Uno di noi"
Una nuova tappa per "Uno di noi" che come obiettivo dichiarato la "protezione giuridica della dignità, del diritto alla vita e dell'integrità di ogni essere umano fin dal concepimento nelle aree di competenza Ue nelle quali tale protezione risulti rilevante".
Lunedì 11 novembre, nelle 28 capitali dei Paesi aderenti all'Unione europea sono state consegnate le sottoscrizioni raccolte (quasi vicine ai due milioni) alle rispettive autorità nazionali che dovranno verificarne e certificarne la validità.
"Uno di noi" arriva dunque a un "traguardo volante", ma non è questa la meta finale. Raccolte le firme, provenienti da ogni angolo del Continente, l'impegno dev'essere rilanciato: l'Iniziativa dei cittadini è infatti uno strumento di partecipazione democratica volto a domandare alla Commissione una iniziativa legislativa nelle sfere di competenza comunitarie.
Ora le autorità nazionali hanno tre mesi di tempo per certificare le firme. Dopo di che, il comitato promotore incontrerà la Commissione europea (che detiene il potere di iniziativa legislativa) per esporre le proprie richieste. Ugualmente la campagna "Uno di noi" potrà essere presentata in una audizione pubblica nella sede del Parlamento europeo.
La Commissione sarà quindi chiamata a redigere, entro altri tre mesi, una risposta ufficiale (sotto forma di "comunicazione") ai promotori, spiegando se intende procedere con una iniziativa legislativa o meno. In caso positivo, prenderà avvio il normale iter legislativo e saranno allora l'Europarlamento e il Consiglio dei ministri Ue a decidere se e come approvare una normativa in materia.