Il Papa e la filosofia del "gender"
In un recente discorso alla Curia Romana Papa Benedetto XVI ha concentrato l'attenzione su due "temi fondamentali del nostro momento storico": il tema della famiglia e la questione del dialogo e dell'annuncio.
A proposito della famiglia, Benedetto XVI ha ricondotto la sua crisi al rifiuto della dualità originaria della creatura umana, creata da Dio come maschio e come femmina.
In nome della filosofia del "gender" – ha denunciato il Papa –, l'essere maschio e femmina diventa il prodotto della decisione dell'individuo. "Se, però, non esiste la dualità di maschio e femmina come dato della creazione, allora non esiste neppure più la famiglia come realtà prestabilita dalla creazione. [...] Nella lotta per la famiglia è in gioco l’uomo stesso. E si rende evidente che là dove Dio viene negato, si dissolve anche la dignità dell’uomo. Chi difende Dio, difende l’uomo".
Nella critica alla teoria del "gender", Benedetto XVI si è detto concorde con quanto scritto dal gran rabbino di Francia, Gilles Bernheim, nel saggio "accuratamente documentato e profondamente toccante" da lui consegnato lo scorso 17 ottobre 2012 al Presidente e al Primo Ministro Francesi contro il progetto di legge per il matrimonio tra omosessuali.
Un saggio di 25 pagine che può essere scaricato per intero dal sito web del gran rabbino Bernheim: http://www.grandrabbindefrance.com/mariage-homosexuel