11° Corso “LE RELAZIONI EDUCATIVE FAMILIARI: dalla coppia al figlio tra disagio e speranza” - 24/25 set 2010


 

Il progetto culturale della Chiesa sul tema dell’educazione rappresenta una via privilegiata di missione.

 

L’11° corso della Scuola Permanente Residenziale per Operatori Consultoriali affronterà, alla luce dell’impegno educativo, una delle problematiche più importanti del nostro tempo: la povertà relazionale sociale e intrafamiliare.

 

Il titolo che fonda il corso propone il transfert biunivoco dalla coppia al figlio tra disagi e speranze. L’entità del disagio familiare è sotto gli occhi di tutti e, purtroppo, anche la mancanza di speranza. L’obiettivo del corso però mira a dimostrare sul piano pratico come la buona prassi consultoriale si avvale di esperienze pluriennali che dimostrano tante forme di consapevolezza miranti ad aiutare il rapporto tra il figlio e la coppia e che possono dare speranza ai percorsi educativi.

 

Come tutte le epicrisi che vengono effettuate in un periodo storico confuso ed eticamente conflittuale, il corso si propone di delineare dei tracciati di attività consultoriale che mirino a contenere il disagio intrafamiliare, attraverso tentavi ripetuti nel creare consapevolezza empatica con gli operatori che affrontano i problemi della famiglia.

 

L’emergenza educativa non riguarda solo le giovani generazioni ma abbraccia in maniera complessa tutte le fasi esistenziali. Ecco perché l’integrazione multidisciplinare (antropologica, giuridica, psicologica, pedagogica e medica) che propone la Scuola per Operatori Consultoriali diventa un sussidio operativo importante non solo per i diretti operatori ma per tutti coloro che hanno a cuore il futuro della chiesa domestica.

 

Come per i corsi precedenti, nel periodo residenziale di settembre verranno privilegiate lezioni teoriche con confronto frontalecon gli iscritti ed ampi spazi di discussione e di proposizione, nel principio, più volte ripetuto che la scuola non la fanno solo i docenti ma tutti coloro che impegnano quotidianamente la loro vita nel valore della famiglia.

 

Siamo convinti che come per i precedenti dieci corsi il contributo che verrà dato dalla presenza dei partecipanti sarà oltremodo incentivante sia per le proposte organizzative e logistiche, sia per i contenuti. Il criterio valoriale della famiglia viene presentato come l’unica vera risposta al disagio relazionale e come l’unica vera speranza a una società impregnata di individualismo e relativismo etico. Ecco perché ogni corso può diventare il “Cortile dei Gentili” dove il confronto delle diversità di strategie culturali può diventare ricchezza e risposta sincera alla sfida educativa.

 

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